3, 2, 1... fire!

performance artistica, Moso in Passiria

Moso in Passiria (BZ), 2013

fotografie e video full HD, 12’05″

consulenza tecnica Geol. Giacomo Nardin
riprese Andrea Trombetta
montaggio Andrea Ferreccio

Un’ampia frana con blocchi ciclopici di dimensioni pari e anche superiori a 500 – 1000 mc gravava sull’unica strada di accesso alla frazione Rabenstein di Moso in Passiria (BZ). I massi di dimensioni maggiori si presentavano appoggiati su una superficie di elementi rocciosi fortemente inclinata, si riteneva pertanto che i massi potessero muoversi verso valle all’improvviso andando a ricoprire la strada pubblica.  Le dimensioni dei blocchi unite alla difficile accessibilità degli stessi, l’assenza di problematiche di vicinanza di abitazioni o manufatti, ha fatto propendere la Protezione Civile ad incaricare un’impresa specializzata nelle demolizioni con esplosivi, al fine di rimuovere il pericolo.

L’ambiente alpino privo di abitazioni al contorno unito alla necessità di lavorare con sovradosaggi a causa della difficoltà di accesso e quindi di perforazione, ha dato la possibilità di programmare, nell’ambito della demolizione, una performance artistica. Nello specifico è stato possibile utilizzare per la sigillatura del tratto sommitale del foro da mina della polvere di quarzo di colore bianco mescolata con dei coloranti naturali in polvere. La detonazione dell’esplosivo e i gas da essa liberati possono così volatilizzare i coloranti in polvere creando degli sbuffi colorati. L’ottimizzazione dello sfiato dei gas è stata ottenuta anche utilizzando, unitamente ai comuni esplosivi detonanti (dinamite), la polvere nera da mina che, pur avendo un’energia inferiore, ha capacità di liberare grandi quantità di gas.

La performance è stata resa possibile grazie alla stretta collaborazione tecnica con il fochino Giacomo Nardin. L’intervento ha avuto luogo il 15 Ottobre 2013 ed è stato interamente documentato con riprese fotografiche e video HD.